Genere: Romantico, introspettivo.
Rating: PG15
Avvisi: /
Pairing: Katy Perry x Miley Cyrus
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©Kaely (Grazie di cuore)
-E muoviti!- spingo ancora le mani sulla tua schiena, intimandoti ad uscire dalla porta per l’ennesima volta.
Sono le tre mezza dannazione, abbiamo più di due ore di macchina davanti e non ho intenzione di vedere la città al buio.
-Arrivo arrivo, calmati Katy, non ti innervosire!- Mi blocco di colpo e ti fisso chinarti per allacciarti gli stivaletti di pelle nera, non posso fare a meno di far scorrere lo sguardo sul tuo sedere, è inevitabile.
-Fatto, andiamo?- Scuoto la testa, distogliendo lo sguardo, fortunatamente non te ne sei accorta.
-Si, prendo le chiavi della macchina- stacco il mazzo di chiavi dal gancio appeso al muro e faccio per aprire la porta ma qualcosa mi blocca, le tue mani ferme sul mio bacino e la tua bocca che cerca la mia.
Sospiro appoggiandomi al muro, trascinando con me il tuo corpo, stretto fra la mia braccia. Schiudo le labbra rispondendo al bacio lascivo che mi stai donando, facendo scivolare le mani nelle tasche posteriori dei tuoi jeans. E una cosa che amo fare.
-Miley, dobbiamo… dobbiamo…oh al diavolo!- mi stacco dal muro premendoti contro la parete opposta, facendo aderire i nostri corpi, le nostre bocche, le nostre lingue. Scivolo piano a mordere la pelle del tuo collo, il tuo profumo mi invade le narici, il tuo sapore cattura la mia lingua. I miei denti graffiano, ti sento gemere, so che ti sto facendo male ma non posso smettere, è più forte di me. Una tua mano mi stringe i capelli, segno che sto andando troppo oltre, lascio andare il lembo di pelle che fino a quel momento era stretto fra i miei denti.
Allontano il viso e osservo soddisfatta la mia opera: ora una macchia rossastra fa la bella mostra sulla tua pelle diafana.
Tu mi allontani bruscamente, dirigendoti verso lo specchio, scostando il collo della giacca e la sciarpa verde, quella che ti ho regalato io.
-Sei impazzita? Quante volte ti ho detto che non mi devi lasciare segni?! La gente analizza ogni più piccolo particolare delle mie foto!-.
Io sorrido, adoro quando ti lamenti per queste cose, sei ancora più bella.
Mi avvicino e ti prendo la mano, aprendo la porta ed uscendo di casa, tu sbuffi e allunghi un braccio per prendere la borsa, tiri fuori le chiavi e chiudi la porta, avvicinandoti all’ascensore per chiamarlo.
Guardo la porta dell’ascensore e poi te, tu mi sorridi e io alzo un sopracciglio, facendoti intuire le mie intenzioni. Ti mordi le labbra e non appena le porte automatiche si aprono ti fiondi dentro, tirandomi per un braccio.
Schiaccio il piano terra e ti attiro a me per la nuca.
-Sette piani sono tanti amore-.
***
-Io. Odio. Questa. Neve.- ti vedo sbuffare, calciando via la neve che sembra voler tingere di bianco i tuoi amati stivali.
Scoppio a ridere, guardando i miei ormai completamente zuppi, non mi interessa, amo la neve, in ogni suo piccolo particolare.
Alla fine siamo arrivate che già faceva buio, ma poco importa, questa città è meravigliosa alla sera.
Le luminarie partono dal campanile della chiesa, e si distribuiscono come una tenda sui tetti delle case che circondano la piazza, sotto, le bancarelle del mercatino di natale straripano di gente, intenta a cercare di accaparrarsi gli ultimi regali prima dell’inizio delle feste.
Era da tanto che volevo venire qui.
Abbiamo deciso in fretta, eravamo stanche di essere costrette in casa, fuori dalla nostra finestra potevamo osservare il continuo nugolo di giornalisti che facevano la ronda davanti alla porta del nostro palazzo, nel tentativo di riuscire a strappare anche solo uno scatto di noi due.
Dovevamo ancora dare una spiegazione sensata ai giornalisti che ci chiedevano il motivo della scelta di prendere casa insieme. La verità purtroppo, non la potevamo dire.
Così abbiamo deciso di prendere la macchina e venire quassù, in montagna, in un piccolo paesino poco conosciuto, per concederci una giornata da persona normali.
Sorrido e ti prendo la mano, mentre ti osservo guardare con aria sognante questo magnifico paesaggio.
-Dai, andiamo a fare un giro!- ti trascino verso una bancarella che vende gioielli fatti a mano, sono particolari, ma mi affascinano subito.
Ti vedo chinarti e prendere in mano un ciondolo fatto di una pietra chiara, che tende sui colori del grigio-azzurro, lo stesso colore dei tuoi occhi.
-Ti piace?- Mi chiedo avvicinandomi.
-Si, è bellissima, guarda che giochi di luce fa…- la prendo dalle tue mani rivolgendomi alla ragazza seduta dietro il tavolo.
-Mi fa un pacchetto perfavore?- le chiedo.
-Ma no Kat, non devi davvero.-ti aggrappi al mio braccio, come fai sempre quando vuoi attenzione.
Mi giro e ti sorrido –E invece si-.
Il ciondolo viene incartato insieme ad una corda bluastra, la ragazza mi allunga il pacchettino e io le porgo i soldi.
Infilo il pacchetto nella borsa e riprendo la tua mano.
Mi guardi e sorridi. –Grazie-.
Sorrido a mia volta, baciandoti una guancia.
-Di nulla-
***
E’ più di un’ora che giriamo ininterrottamente, e siamo finalmente tornate al punto di partenza, il centro della piazzetta.
Sei stanca lo vedo.
I tuoi occhi chiari riflettono la luce delle luminarie, facendoli splendere in un modo magnifico.
Non posso fare a meno di trarti a me, stringendoti in un abbraccio. ti circondo la vita, riflettendomi nei tuoi occhi, e tu mi sorridi, radiosa.
Mi avvicino sfiorandoti le labbra e tu ti allontani leggermente.
-Katy… non possiamo lo sai-
Mi avvicino ancora di più, socchiudendo gli occhi.
-Non mi interessa, non ci riconosceranno, fidati di me-.
E lo fai, ti lasci andare, baciandomi qui, davanti a tutti. Ai bambini che giocano con la neve, agli anziani signori che chiacchierano animatamente, alle coppie di ragazzi che girano per mano.
Davanti a queste luci, davanti alla neve che, lenta, ha ripreso a scendere sulle nostre teste, infrangendosi sull’asfalto.
Sorrido sulle tue labbra, non posso farne a meno,sono felice, tu mi rendi felice.
Mi stacco lentamente e ti guardo, le guance arrossate si accendono sul tuo viso pallido di freddo. Sei bellissima.
-Ti amo Miley-. E te lo dico di nuovo, per l’ennesima volta, non mi stancherò mai di farlo.
Mi sfiori una guancia con le dita fredde e mi sorridi.
-Anche io Katy-.
Ti avvicini di nuovo e mi baci, e non mi importa di quello che dice questa gente che vede due ragazze baciarsi sotto la neve, per me ci siamo solo noi due.
***
Esco dal bagno infilandomi una maglietta trovata sulla poltrona della camera. E’ bianca con una grossa scritta “I love Tennessee” Qualcosa mi dice che è tua.
Sfilo gli orecchini e mi dirigo verso il letto.
Tu dormi già probabilmente, sei rannicchiata sotto le coperte, i capelli sparsi sul cuscino, le palpebra dolcemente abbassate, il viso rilassato, sei davvero bellissima.
Mi infilo sotto lo coperte e mi avvicino, stringendoti a me.
Dal collo della maglietta vedo far capolino la collana che ti ho regalato oggi, ti sta davvero bene.
I tuoi occhi si aprono e mi sorridi.
-Dormi piccola- Ti stringo e intreccio le gambe con le tue. Mugoli infastidita, ho i piedi freddi, come sempre.
Mi baci velocemente le labbra e ti accoccoli al mio petto.
-Buonanotte Kat- sussurri.
-Buonanotte amore.-
NOTE:Okay, è la prima (più o meno xD) volta che mi dedico a cose del genere, normalmente il genere che scrivo è Twincest, ma questo è un piccolo regalino per Kaely, un anticipo del suo regalo di natale che, ahimè ha già scoperto. Disgraziata.
Ho letto le fiction postate qui, e forse non è proprio del genere che siete abituate a leggere, e forse la troverete fin troppo smielata ma vi prometto che presto avrete qualcosa decisamente
differente, Kaely lo sa.
Concludo le note dicendo che , non conoscendo a fondo i caratteri delle due ragazze come forse voi invece fate, ho semplicemente immesso nei loro modi i fare, o di dire, qualcosa che, pur non potendo dirvi, vale molto per me.
Sperando che vi piaccia, Shere.
