Titolo: Kaely
Autore: __Kaely o più comunemente conosciuta come Alessia.
Rating:
Verde, PG15
Genere: Sentimentale.
Avvisi: Katy/Miley, Shojo-ai, One-shot
Introduzione/Presentazione:
“Katy vatti a nascondere!” disse Miley sottovoce.
“Si, ma dove?”
“E che ne so, vai nell’armadio!”
“Come un tenero amante?” sbottò Katy sorridendo.
Miley si allungò e la baciò ancora.
“Si”
Non è ancora stata betata e quindi potrebbero esserci degli errori ortografici, di sintassi e bla bla bla.
Io voglio credere in questa coppia! ù_ù
Perchè e dannatamente Hot (ok, oggi sono fissata con questa parola" XD)
Kaely
Infondo alla strada vedeva già i flash delle macchine fotografiche, dal suo finestrino oscurato. Il suo battito cardiaco nelle ultime ore aveva raggiunto livelli preoccupanti. La limousine iniziò a frenare. L’autista le aprì lo sportello e lei facendo scivolare lentamente la sua gamba, arredata di tacco vertiginoso, fu abbagliata dai mille flash e assordata da altrettante urla. Appena fatto qualche passo due giornalisti gli piombarono davanti, con pronti i microfoni su cui c’era stampato il logo
E!.
“Miley, sei fantastica stasera! Vuoi dirci cosa indossi?”
Indossava un vestito rosso sopra il ginocchio, leggermente a palloncino, senza spalline che esaltava il colore ambrato della sua pelle, e delle scarpe argento aperte sul davanti che mettevano in evidenza le sue bellissime gambe e in mano teneva una pochette oro.
“Grazie. Questo è un vestito di
Rebecca Minkoff “
Era sicura che quella frase l’avrebbe ripetuta almeno altre cento volte quella sera.
“E dicci, come trascorre tra te Justin?”
Se l’aspettava quella domanda ma sperava fino all’ultimo che non gliela avrebbero fatta.
“Oh, beh va bene. Stiamo bene insieme.”
Anche se in realtà non stavano affatto bene, lui era sempre assente e la vecchia scintilla che si era creata fra loro cominciava a spegnersi. Ma non aveva voglia di pensarci e tanto meno parlarne con dei giornalisti affamati di nuovi gossip.
“E cosa dici sull’affermazione da parte di Katy Perry rispetto al riprodurre il bacio saffico avvenuto tra Madonna e Britney?”
“Oh beh siamo amiche, e sono sicura stesse scherzando. È tipico di lei fare affermazioni simili. Nulla di cui preoccuparsi!”
Successivamente all’intervista si fermò al centro del tappeto rosso in modo che i giornalisti potessero immortalarla in quel fantastico vestito firmato, e subito dopo la serata quelle fotografie sarebbero andate a finire in diversi programmi di seconda mano che si definivano la “Fashion Police” del tempo e si divertivano a criticare il modo di vestire stravagante delle Star, ne era certa.
Dopo aver preso posto, all’interno di un enorme teatro, la voce del presentatore annunciò l’apertura dei
Kids Chioce Award 2008.
Sarebbe stata felice di aver avuto successo in almeno una delle due categorie in cui era nominata, ma sperava anche di incontrare vecchie conoscenze.
Dopo circa trenta minuti di battute e premi venne annunciata la categoria
Best New Artist e vinse la sua amica Katy Perry. Quando salì rimase stupefatta dall’ abito colorato che le metteva in luce il suo bel colorito, i capelli, nerissimi, erano lisci abbandonati sulle spalle e infine indossava un paio di scarpe altissime che risaltavano le gambe toniche. Non rimase sbalordita solamente dall’abito e dal sinuoso corpo di Katy ma anche dall’enorme cambiamento che ella aveva subito: era molto più graziosa e garbata. Durante il suo discorso di ringraziamento gli enormi occhioni azzurri di Katy si soffermarono proprio su di lei, si voltò un attimo per capire se stava guardando proprio lei, e in effetti era così. Non capiva ancora per quale motivo si sentisse così turbata probabilmente era l’effetto del rivederla dopo tanto tempo, si disse.
Rimasta a riflettere sull’apparizione di Katy, fu distratta dall’enorme applauso scoppiato in sala e a malapena si accorse che il presentatore aveva annunciato proprio lei come
Migliore Attrice TV.
Raggiunse il palco agitata per l’imminente discorso che l’attendeva.
“Grazie davvero a tutti quelli che mi hanno votato e che mi sostengono…”
Scorse tra il pubblico Katy, che sembrava provare molto interesse per quel che diceva, intenta a fissarla intensamente, ancora una volta.
Miley, messa a disagio, non riuscì a concludere il suo discorso dignitosamente infatti fece cadere goffamente il premio sul palco. Rossissima si diresse verso il backstage tra le risate e gli applausi del pubblico.
Seduta di nuovo al suo posto, Miley, era ancora imbarazzata per la magra figura sul palco, insomma era già parecchio agitata per il discorso che doveva fare, e lei non se l’era mai cavata egregiamente con i discorsi, ma ci si doveva mettere anche Katy e in più l’abile mossa nel far cadere in quel modo il premio.
Quel video sarebbe apparso sulle tutte le reti e avrebbe fatto ridere parecchie persone ma poco le importava, si trattava solo di qualche giorno e poi la gente se ne sarebbe scordata.
Miley pensò che Katy poteva farlo benissimo in un altro momento quello che aveva fatto, già perché l’intento della mora sembrava proprio metterla a disagio, Miley il perché non lo sapeva ma sapeva di averle scorso non solo un’occhiata mozzafiato ma anche un bel sorrisetto irritante sul viso e che era riuscita pienamente nel suo intento, ammesso fosse quello.
L’
After Party era affollatissimo e lei si trascinava tra la gente con un bicchiere in mano e con a seguito la sua amica Mandy. Aveva incontrato parecchi amici che non vedeva da molto ma non faceva che allungare il collo e vedere se trovava Katy.
“Insomma Miley chi stai cercando? è tutta la sera che sei su di giri e inoltre tieni in mano quel bicchiere da più di un’ora e non hai ancora bevuto!” disse una Mandy piuttosto irritata.
“Oh già, non mi va lo champagne! Ma tranquilla non cerco nessuno.” Le rispose Miley gettando via il bicchiere.
“E perché ti guardi sempre intorno e ti alzi in punta di piedi? E non mi hai ascoltata per tutta la sera e non mi ascolti neanche adesso!”
Infatti Miley si era di nuovo alzata in punta di piedi per riuscire a vedere al di là di tutta quella gente.
“Oh no che dici ti ascolto, sto solo cercando di vedere chi c’è no?!”
Insomma le piaceva Mandy ma alcune volte era davvero
irritante, non poteva farsi gli affari suoi? Non poteva pretendere che la stesse ad ascoltare per tutta la sera, come faceva a casa, le sue sciocchezze, doveva pensare ad altro di più importante!
Dopo mezz’ora aveva perso tutte le speranze e non si sforzò neanche più di cercarla.
“Ehi Mandy vado al buffet!” le urlò ma non era certa avesse sentito perché stava conversando con un ragazzo che sembrava le avesse prestato interresse durante la serata, almeno le pareva di aver capito così. Afferrato un bicchiere vuoto non fece in tempo ad afferrare il cucchiaio del punch che si vide riempire il bicchiere.
Questi camerieri sono sempre pronti a fare quello che gli chiedi e a quanto pare anche quello che non gli chiedi, insomma sono capace di riempirmi un maledetto bicchiere anche da sola! pensò tra sé Miley.
Alzò lo sguardo per ringraziare ma non si trovò davanti a quello che si aspettava: un cameriere immobile pronto a eseguire ogni suo ordine, ma a Katy che le sorrideva amorevolmente.
“Ciao…” le disse Katy. Ma solo a Miley la sua voce le sembrava così ipnotica e suadente?
“Ehi!” rispose dopo alcuni secondi.
Katy non diceva niente e continuava a guardarla sorridendo, tranquillamente.
Imbarazzata Miley, cercò qualcosa di sensato da dire per rompere quel silenzio imbarazzante.
“Allora come stai? è da un po’ che non ci vediamo!” le chiese bevendo un goccio di punch.
“Sto bene. Beh se vuoi ci vediamo in questi giorni…”
A Miley andò di traverso il punch e si piegò in avanti per tossire, Katy le dette due colpi sulla schiena che all’inizio pensava stessero aggravando la sua situazione, ma nel giro di pochi secondi riuscì a respirare regolarmente.
“Grazie”
“Stasera sei un pericolo pubblico eh?” scherzò Katy ridendo.
Miley le sorrise goffamente sentendosi una stupida.
“Già, ma come hai detto prima? Credo di essermi ingozzata troppo presto per sentire!”
“Oh. Ti ho chiesto se ti va di vederci fuori…” sorrise.
Voleva farselo ripetere perché doleva capire se lo aveva detto davvero.
“Oh, ma certo… Quando vuoi!”
Dove vuoi e come vuoi pensò Miley.
“Beh che ne dici al
Cecconi’s alle nove?”
“Vuoi andare fuori a cena?” le chiese Miley sbalordita. Insomma era abituata a una Katy stravagante e imprevedibile, era cambiata dall’ultima volta e poi aveva scelto uno dei ristoranti più
in della città.
“Si, perché non ti va?”
“No, no figurati… E quando?”
“Sabato” rispose decisa, senza smettere di fissarla in quel modo.
“Ok” fece il calcolo in mente mancavano solamente tre giorni.
“Allora ci vediamo sabato Miley”
***
“Non posso credere che Justin ti abbia invitato a cena al
Cecconi’s! Insomma pensavo che fosse quasi finita tra voi!” esclamò Mandy mentre camminavano per le vie della città in cerca disperata di qualcosa da indossare sabato sera. Miley aveva mentito su chi andasse con lei alla cena semplicemente perché Mandy avrebbe fatto troppe domande e troppe telefonate durante la serata.
Arrivata a casa Miley stese sul letto il risultato di un pomeriggio perso ad ascoltare quanto fosse carino il ragazzo conosciuto da Mandy e bla bla bla. Era riuscita a comprare solo una maglia bianca con una graziosa stampa all’angolo lunga fino alla coscia, un gilet color champagne abbinato alla maglia e una sciarpa di seta bianca. Li avrebbe abbinati ai leggings di pelle e ai tacchi neri con i laccetti davanti.
Dopo essersi vestita passò un lieve tocco di mascara e matita intorno agli occhi, mise il suo lucidalabbra preferito e di conseguenza rimodellò i suoi ricci in modo da farli sembrare ondulati.
Guardò l’orologio e si accorse di essersi preparata in soli quaranta minuti ma si accorse anche che erano quasi le nove.
“Ciao papà” gli urlò dal piano inferiore.
Miley non fece in tempo a sentire la risposta che era già in macchina con il motore acceso.
Un’agitazione ,a cui prima non era riuscita a dare spazio, l’accolse.
Insomma se Katy continuava a fissarla in quel modo era sicura di non riuscire a dire una singola parola o almeno a qualcosa che le somigliasse. Era incerta su cosa dire e su cosa fare: non si sentiva pronta.
Trovò posto infondo al parcheggio e agitata si diresse all’entrata del ristorante.
Il cameriere le indicò il tavolo prenotato a nome
Hudson*.
Si aspettava un normale tavolo ma intuendo dove il cameriere la stava portando scoprì di essere all’aperto, sulla terrazza del ristorante.
Da lì la vista era magnifica anche se si affacciava sulla città.
“Le porto qualcosa mentre aspetta?” le chiese gentilmente il cameriere.
“No grazie” non voleva iniziare senza di lei.
Dopo circa dieci minuti il panorama l’aiutò a rilassarsi e a non soffermarsi sul ritardo di Katy.
Insomma poteva essere bloccata nel traffico, un imprevisto o semplicemente aveva perso del tempo e si stava affrettando nel recarsi lì.
Persa il quel panorama mozzafiato sentì un paio di tacchi alti che sembrava proseguissero nella sua direzione.
La visione di Katy fu abbagliante.
Camminava decisa con i suoi tacchi altissimi, le gambe erano coperte da calze velatissime nere e indossava un vestito oro scuro lungo fino a metà coscia, dolcevita ma senza spalle, i capelli erano raccolti in uno chignon leggermente disordinato e aveva lasciato sul viso la frangia che le metteva luce i suoi enormi ipnotici, occhi azzurri.
Il cuore di Miley aveva fatto due capriole per poi sprofondare fino ai piedi.
Era ancora più bella della sera degli Awards.
“Ciao” disse dopo essersi seduta al tavolo.
“Ciao”
“Ti piace il nostro tavolo?” le chiese Katy con il sorriso, certa della risposta che stava per avere.
“è fantastico. Come hai fatto nel giro di tre giorni ad averlo? Insomma per avere un tavolo così in questo posto al sabato sera bisogna prenotare settimane prima”
“Oh l’importante è esserci no?!” nel dirlo Katy si avvinò al bagliore della candela e per un’attimo le brillarono gli occhi. Miley fece un passo indietro con la sedia.
“Si, certo l’importante è quello.”
Katy finalmente si allontanò dal bagliore ma nella penombra era affascinate e arcana.
“Ordinate?” chiese il cameriere dal nulla.
“Certo” risposero entrambe all’unisono.
“Per me una porzione di pesce con l’insalata di mare” disse Katy dando un’occhiata annoiata al Menù.
“Ehm dunque per me… Una porzione di involtini primavera, grazie”
Mentre il cameriere se ne andava Katy schioccò le dita e quello si voltò all’istante.
“Ehi, portaci anche una bottiglia di Traminer Aromatico, grazie”
“Ehi da quando sei così sofisticata?”
“Ah. Grazie, ma ricordati che sono sempre la Katy di prima, quella con cui passavi interi pomeriggi a ridere e scherzare, quella che ti consolava quando piangevi, sono semplicemente cresciuta” lo disse con una traccia di malinconia nella voce. Miley provò uno strano sollievo nel sentiglielo dire, perché provava il fatto che Katy non si era scordata dei loro pomeriggi passati insieme, delle loro marachelle e delle loro lunghe conversazioni. Doveva solo capire che dietro a quella donna sofisticata c’era sempre la ragazza vivace e sorridente di un tempo. Molti flashback abbagliarono la mente di Miley in quel momento.
“Già. Ehi ma ti ricordi quella volta quando la vicina ci venne a rimproverare perché le avevamo fatto scappare di casa un’altra volta il gatto?”
Scoppiarono entrambe a ridere immerse in quei ricordi felici e spensierati.
Presto l’ansia che Miley provava prima sparì.
“Ehi ma guarda è già mezzanotte passata… Sarà meglio che rientri non vorrei che mio padre si preoccupasse troppo” disse Miley all’improvviso.
“Oh, va bene ti accompagno a casa”.
Si avviarono a pagare il conto e salirono ognuna nelle proprie macchine per avviarsi verso casa di Miley.
Miley nella tranquillità della sua auto fu felice di quell’incontro.
Persa in mille pensieri non si accorse di essere arrivata a casa, quindi parcheggiò di fronte al garage.
Katy, dietro di lei, si fermo sulla riva del marciapiede e scese.
Arrivate sulla soglia di casa, Miley raccattò da infondo alla borsa le chiavi di casa.
“Ehm, bene allora quando ci rivediamo?” chiese Miley.
Katy le passò un braccio dietro la schiena e la strinse a se poggiandogli le proprie labbra su quelle della ragazza. Le labbra di Katy erano desiderose di quelle di Miley, sembrava che non attendessero altro. Miley sulla soglia di casa si alzò in punta di piedi, per dirle all’orecchio “Potevi aspettare che aprissi almeno la porta di casa”. Entrarono mano nella mano e Miley urlò “Papà!”, voleva assicurasi dove fosse ,o meglio, che non ci fosse. Nessun cenno di risposta, perfetto.
Si avviarono entrambe, non del tutto sicure di cose le attendesse, verso camera di Miley.
Chiuse la porta dietro di sé e Katy affondò, come desiderava, le mani nei capelli dell’altra.
“Il momento che aspettavo da tutta la sera…” fu sul sospiro di quelle parole che Katy appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle Miley.
L’altra provò una profonda scossa lungo la spina dorsale, sorpresa non seppe che fare, aveva le braccia abbandonate lungo i fianchi come un’imbranata. Presa dalla semplicità di quel bacio cinse con le proprie mani la vita di Katy, dischiudendo la bocca.
Katy la spinse contro l’armadio alzandola con le braccia e Miley le allacciò la gambe dietro la schiena
Si staccarono dal bacio e guardandosi negli occhi si sorrisero. Negli occhi di Katy ardeva una fiamma che li rendeva ancora più grandi di quanto già non lo fossero, Miley affascinata trattenne il respiro. Era difficile con quel buio capire se le guance di Miley si fossero arrossate ma la mano di Katy poteva sentirne il calore.
Miley cominciò da dove avevano smesso, Katy, di nuovo presa da un impeto di follia la trascinò sul letto distendendola sotto di lei..
Fece scivolare una mano lungo la coscia dell’altra premendo il suo peso contro il corpo di Miley.
All’improvviso si sentì sbattere la porta d’ingresso alla casa.
Le due si bloccarono all’istante.
“Miley sei in casa?” urlò il padre dal piano inferiore.
“Si, papà!” urlò Miley in risposta, con ancora Katy sopra di lei.
“Katy vatti a nascondere!” disse Miley sottovoce.
“Si, ma dove?”
“E che ne so, vai nell’armadio!”
“Come un tenero amante?” sbottò Katy sorridendo.
Miley si allungò e la baciò ancora.
“Si”
Dopo quello corse nell’armadio, che era abbastanza grande, pensando a quello che l’attendeva. L’unica cosa di qui era certa era che non avrebbe dormito facilmente quella notte.
Miley dopo un minuto passato a ripensare all’accaduto con stampato in faccia un sorriso da ebete disse al padre
“Papà vado a dormire sono stanca!”
“Ok, bocciolo buonanotte” rispose sempre dal piano inferiore, il padre.
“Buonanotte” disse mentre si dirigeva verso l’armadio.
Lo aprì.
“Beh, vuoi stare lì o riprendiamo da dove abbiamo iniziato?” le disse sottovoce, prendendola e buttandola sul letto.
“Certe affermazioni, le dico riflettendoci alcune volte...” sussurò Katy mentre le sue mani sfilavano la sciarpa e il gilet di Miley che finirono in terra. Katy accarezzò lentamente il fianco scoperto di Miley portando le sue labbra sul suo collo.
“Non ne dubito” le rispose boccheggiando in risposta.
“Hai voglia di dormire?”
“Neanche un pò.”
Lo so, lo so. Katy sembra 007...XD
Ora avete scoperto l'origine del mio nickname uuuuuh...
Edited by __Kaely - 26/6/2009, 22:38
